I sistemi informatici di elaborazione dei dati hanno recentemente visto un’evoluzione senza precedenti, passando dai normali programmi al machine learning che costruisce una rappresentazione talmente profonda dei dati da individuare collegamenti che spesso sfuggono alla nostra mente.
- Fino a che punto le macchine che gestiscono le informazioni sono in grado di prevedere i nostri comportamenti?
- Chi e come stabilisce quali informazioni possiamo o dobbiamo trovare?
- E’ possibile definire una mente artificiale?
- Saranno sufficienti i computer quantistici per compensare il progressivo impoverimento linguistico e cognitivo degli individui innescato dalle nuove tecnologie?