Da sempre, l’uomo ha cercato di portare avanti lo sviluppo tecnologico per facilitare la propria vita e rendere più semplici azioni difficili. Abbiamo adoperato tutta la nostra conoscenza nel farlo, creando strumenti il più efficaci possibili, oltre che aver pensato a tecniche innovative per l’utilizzo di questi. Ma pian piano ci siamo resi conto di come certi problemi irrisolti non fossero a nostra portata, impedendoci di risolverli, come problematiche a livello cellulare o la manipolazione atomica per citarne alcuni. Ed è proprio qui che nasce la Nanotecnologia, ovvero il ramo delle scienze applicate che si occupa della progettazione, creazione, sfruttamento ed utilizzo di strumenti e macchinari microscopici, sull’ordine del nanometro, così come ci dice lo stesso nome, scienza che noi di Tech4Future provvederemo a chiarirvi, così da diradare i vostri dubbi.
Le Innovazioni della Nanotecnologia.
Uno dei grandi vantaggi della nanotecnologia risulta essere certamente quello di poter essere adoperata in una vasta gamma di settori, nei quali tende ad essere sempre più utile. Parliamo infatti di applicazioni nell’ambito della medicina, biologia molecolare, chimica, fisica, ingegneria meccanica e bioingegneria, passando per l’ingegneria chimica e tanti altri ancora. L’incredibile scelta che questa scienza offre ed il suo sviluppo senza freni, fornisce di certo libera innovazione, potendosi adattare a molteplici utilizzi.
Bisogna prima di tutto però, fare una distinzione. Le nanotecnologie si differenziano infatti in due principali gruppi, differenziati dal controllo che l’uomo possiede sull’assemblaggio dei componenti fondamentali. Parliamo di approccio Bottom-up, nel caso in cui vengano sfruttati quelli che sono i legami preesistenti tra i componenti molecolari, così da facilitarne l’assemblaggio, e di approccio Top-down, nel caso in cui invece, sia l’uomo stesso a manipolare tali legami ed attrazioni molecolari tra i componenti, costruendo questi ultimi allo scopo di facilitare una determinata attrazione e risultato prestabilito.
Ma a che scopo si investe così tanto in questo settore e si cerca di investire ed ottenere quante più innovazioni possibili? La ragione è certamente l’incredibile potenziale posseduto dalle nanotecnologie, che possono procurarci illimitati vantaggi, primo fra tutti, l’energia. Si è sempre alla ricerca di un’energia rinnovabile e pulita, alla base di un possibile sviluppo tecnologico senza freni e rischi. Se alla base di questa energia vi fosse il movimento molecolare, avremmo a disposizione un’illimitata fonte sfruttabile senza ripercussioni, necessaria soprattutto in tempi odierni, dove le risorse stanno finendo.
Tutto ciò non è soltanto un sogno. Nel 2006 infatti, nell’università di Bologna fu progettato Sunny, un motore sull’ordine dei 6 nanometri, capace di compiere fino a 60 mila giri al minuto, messo poi a punto dall’università della California a Los Angeles. Questo macchinario tutto italiano è solo il primo passo verso lo sviluppo tecnologico che ci attende e che potrebbe cambiare la vita di tutti noi. Lo sviluppo nanotecnologico ovviamente non si orienta soltanto nel settore dell’energia, ma anche e soprattutto in quello della medicina. La possibilità di manipolare la cura ed il trattamento a livello cellulare, prevenendo malattie e patologie incurabili è certamente uno degli obiettivi fondamentali per ogni medico o chirurgo. Basta solo aspettare ed investire in questa scienza, così da avere al più presto grandi vantaggi ed innovazioni capaci di mutare il nostro mondo.